Il Presidente della Finlandia ha firmato la legge sul matrimonio gay

Lo scorso novembre il Parlamento Finlandese aveva approvato il matrimonio ugualitario, con 105 voti a favore e 92 contrari. Oggi il Presidente della Nazione Sauli Niinistö ha promulgato la norma, che, giova ricordarlo, è partita da un’iniziativa popolare firmata da oltre 167mila elettori. Si è trattato della prima volta che una iniziativa popolare è diventata legge in Finlandia.

Tuttavia, a causa delle necessarie modifiche legali, la nuova legge non entrerà in vigore fino al 1 marzo 2017, lasciando così le coppie dello stesso sesso che desiderano sposarsi in un’attesa ancora più snervante, nonché molto lunga.

Il periodo di attesa è necessario perché il Ministero della Giustizia della Finlandia porti avanti una revisione dell’intero corpus legislativo, in modo che tutto sia poi conforme anche alle nozze tra persone dello stesso sesso: in pratica dovranno essere riviste tutte le norme che riguardano il diritto alla salute, al benessere, all’assistenza sociale. Tutte queste norme, riviste e corrette, saranno poi sottoposte al Parlamento all’inizio del prossimo autunno.

In Finlandia le copie dello stesso sesso potevano unirsi civilmente fin dal 2002: al momento la Finlandia è l’unico dei paesi nordici a non permettere il matrimonio ugualitario (anche se ora la legge c’è, bisognerà attendere un biennio, come spiegato sopra). È, questo, un monito anche per quanti chi in Italia dicono che intanto vanno bene le unioni civili alla tedesca e poi si passerà al matrimonio. La Finlandia è la dimostrazione lampante che una tale politica non è valida e che alla fine chi dovrà pagare sulla propria pelle questa situazione saranno sempre le persone LGBT.

La Finlandia ha approvato il matrimonio gay

28 novembre 2014

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato approvato dal Parlamento della Finlandia: sono stati 105 i voti a favore e 92 i contrari. Le coppie dello stesso sesso regolarmente sposate avranno accesso anche alle adozioni. Un’ovazione ha accolto il voto: fuori il Parlamento, infatti erano riuniti migliaia di sostenitori della legge, con bandiere e striscioni. Il primo ministro della Finlandia, Alexander Stubb, aveva detto prima del voto:

La Finlandia dovrebbe sforzarsi di diventare una società dove la discriminazione non esiste, i diritti umani sono rispettati e due adulti possono sposarsi senza tener conto del loro orientamento sessuale.

Caso particolare quello della Finlandia: già dal 2002 era possibile per le coppie gay e lesbiche registrare civilmente la loro unione, ma fino a ora era l’unico paese scandinavo a non permettere il matrimonio ugualitario. E questa situazione ha rischiato di prolungarsi, dal momento che la commissione giustizia aveva raccomandato che la proposta di legge venisse respinta. Secondo la commissione, infatti, con questa legge sarebbe stato molto più difficile tutto l’iter per l’adozione dei bambini provenienti dall’estero, soprattutto quelli dalla Russia. Ma, grazie a un’iniziativa popolare, il disegno di legge era stato nuovamente introdotto, iniziativa popolare che ha avuto il sostegno del primo ministro liberal-conservatore Alexander Stubb e dei leader della maggioranza dei partiti politici al governo del paese, oltre che di un’ampia fetta della popolazione.

La Finlandia diventa, così, il dodicesimo paese europeo a permettere il matrimonio ugualitario dopo i Paesi Bassi, il Belgio (2003), la Spagna (2005), la Norvegia (2008), la Svezia (2008), l’Islanda (2010), il Portogallo (2010), la
Danimarca (2012), la Francia (2013), il Regno Unito (2014) e il Lussemburgo in cui la legge è stata approvata in giugno ed entrerà in vigore dal prossimo gennaio.

E l’Italia resta sempre più indietro, in balia di una classe politica sempre più impacciata che non riesce a rispondere alle richieste dei cittadini.

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Fonte: Queerblog.it

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