Cosa succede in una società caratterizzata da amatonormatività e afobia?
Siamo sicurə che il nostro orientamento giuridico garantisca al 100% il consenso al sesso?
La tua fidanzata asessuale non ti DEVE del sesso, anche se ti ama, e anche se ha detto che non tutte le persone asessuali sono disinteressate al sesso.
Il tuo fidanzato demisessuale non ti DEVE del sesso, anche se ti ha detto che è attratto da te.
Nemmeno lə tuə partner eterosessuale, omosessuale, o bi+, ti DEVE del sesso, anche se ti ha detto che lə piaci un sacco.
Fa parte del pensiero comune il concetto che se una persona dimostra attrazione (romantica, sessuale, platonica) per Tizio, poi deve fare sesso con Tizio. Infatti usiamo termini come “profumiera” per indicare in modo dispregiativo chi “mostra un interesse e poi si tira indietro”. Inoltre si dà per scontato che nelle relazioni romantiche ci debba essere il sesso, e che la sua mancanza renda automaticamente brutta una relazione: “se mi ami farai sesso con me”. Questo è SBAGLIATO.
La prospettiva del sesso (attendibile o meno che sia) non implica che si possa effettivamente aspettarsi del sesso (o qualsiasi altra cosa).
L’insieme di regole sociali che vedono l’attrazione romantica, sessuale e le interazioni sessuali come un blocco unico colpisce in modo evidente le persone dello spettro Ace (ma non solo). Questo è un esempio di afobia sociale, specialmente quando si afferma o sottintende che chi non prova attrazione sessuale “non può esistere per davvero” e quindi “cambierà idea”.
[TW: stupro] Una persona asessuale potrebbe innamorarsi di qualcunə, formare una coppia, ma non volerci far sesso: a volte però accade che venga forzata a farlo (tipicamente lə partner pensava di poterla “sbloccare”, o convertire). Questo viene giustificato perché “cosa ci stai assieme a fare?” o “è troppo frustrante non poter fare sesso con lə partner”. È vero che può essere frustrante, ma non vale per tuttə, e comunque in una relazione sana se ne parla, si esplicitano i propri bisogni, e se non coincidono ci si separa, o si trovano soluzioni consensuali.
INVECE pensare che vada bene imporre il sesso a qualcunə “perché stiamo assieme”, “perché io ne ho bisogno”, è cultura dello stupro. Anche una persona allosessuale ( = non asessuale) potrebbe non voler fare sesso (o non volerlo più) per una miriade di motivi… ma viviamo nel ricordo dei doveri (sessuali) coniugali e – come saprete già – la maggior parte degli stupri avviene all’interno delle relazioni di coppia. D’altronde, fino a pochi anni fa esisteva il “matrimonio riparatore”.
Oggi la giurisprudenza nega fortemente che sia lecito costringere il coniuge al sesso, MA il rifiuto di farlo può comportare un divorzio con attribuzione di “colpa” e addebito della separazione alla persona che lo ha rifiutato: “se non fai sesso, sei colpevole e paghi” (inoltre la persona non ha più diritto ad un assegno di mantenimento nemmeno se disoccupatə). Non è scritto espressamente nel codice civile, però è l’orientamento giuridico attuale in base a varie sentenze. Il rifiuto deve essere “ingiustificato”; ma l’asessualità non rientra tra le “giustificazioni” e non viene mai citata, perché per la legge non esiste.
Fonti & approfondimenti (1)
Fonti & approfondimenti (2)
Quindi… il nostro orientamento giuridico (per quanto riguarda il matrimonio) pone un ricatto economico sul sesso all’interno delle relazioni e potrebbe colpire quelle persone Ace (e non solo) che siano sfavorevoli al sesso. Ciò è un esempio di afobia istituzionale. Il fatto che essa non sia diretta esplicitamente contro le persone Ace non la nega, ed implica assenza di tutele. Per confronto, ad esempio è discriminazione istituzionale anche il fatto che (prima del DDL sulle unioni civili) le coppie omosessuali per la legge non esistessero. Poi c’è stato il tentativo del “DDL Zan“, che però ha lasciato fuori l’asessualità dagli orientamenti tutelati; attivistə Ace l’hanno comunque sostenuto per il bene comune queer.
Vogliamo sottolineare che possono esistere relazioni romantiche ed intime prive di attività sessuale, e che il sesso NON È DOVUTO, MAI.